tailor-made contemporary wallcoverings


Draga&Aurel

...
Draga&Aurel

Artisti, designer

Di origine serba lei, tedesca lui – trovano nell'Italia il giusto terreno per la loro espressione artistica
Draga affina negli anni una sua tecnica di pittura direttamente su tessuto che le permette di creare una collezione dal design unico dove colore, motivo e materia si incontrano in una commistione armonica.
Aurel K. sceglie di esaltare le potenzialità della resina ricorrendo ad una forte espressività pittorica.
L'intesa, oltre che di vita, nel 2007 diventa anche professionale: vivendo e sviluppando insieme la comune passione per l'arte contemporanea, l'affinità artistica cresce con loro conducendoli ad un comune percorso di ricerca, di approfondimento e di confronto che li portano a collaborazioni con prestigiosi marchi internazionali quali Baxter e Anthropologie.


mostra lavori

info &
stories

“"Ci piace immaginare che la carta da parati possa essere per le pareti come un abito e che, come tale, possa essere diverso a seconda dell’occasione: casual, glamour, ironico, sofisticato, minimal. "”

Potete parlarci un po’ del vostro metodo di lavoro? C’è qualcosa che vi fa dire, durante il processo di creazione: “questa sarà una carta da parati”? Oppure è una decisione che prendete a priori e vi muovete con un disegno o un’ispirazione precisa in mente? 

 

 

Ci piace immaginare che la carta da parati possa essere per le pareti come un abito e che, come tale, possa essere diverso a seconda dell’occasione: casual, glamour, ironico, sofisticato, minimal. 

Le contaminazioni che entrano in gioco vanno dal mondo della moda al tessile, dall’arte alla grafica. Le nostre diverse skills ed esperienze, come il background da disegnatrice tessile di Draga e l’arte di Aurel, hanno permesso di ampliare la sfera di tecniche e pattern da poter utilizzare, aggiungendo così serigrafie, ricami, pitture materiche o fluide al nostro repertorio. 

Nel processo di creazione solitamente non partiamo da una decisione a priori ma lasciamo che qualcosa di inaspettato, come una camicia anni ’70 o uno strappo o una cucitura, attiri la nostra attenzione, facendoci così pensare: “questa sarà una carta da parati!”.  

La sua decorazione segue poi le ispirazioni e ricerche che realizziamo anche nel processo di creazione dei prodotti di arredo e che riflettono il nostro approccio più artistico, da sempre segno distintivo di Draga&Aurel.  

 

 

Osservando, un po’ a volo d’uccello, le carte da parati che avete creato nel tempo per Wall&Decò, ho avuto l’impressione di attraversare una piccola storia dell’Arte moderna: c’è l’optical, il collage, il ready-made, la suggestione del materico, l’achrome… Si parla molto, oggi, del rapporto fra Arte (con A maiuscola) e design d’interni. Voi, designer e artisti, come vivete questo rapporto? 

 

L’arte ha sicuramente svolto un ruolo fondamentale nell’educazione e nella formazione di tutti noi. Nel nostro caso, ad esempio, il rapporto con l’arte e con le sue infinite sfaccettature è cominciato con l’Accademia delle Belle Arti ed è perdurato anche nelle nostre esperienze successive. Possiamo dire infatti che sia stata “Lei”, con la sua forte influenza e ispirazione, a condurci fino a quel luogo di incontro che è Draga & Aurel, in cui tutte le nostre anime, dal design alla moda, dai tessuti alle arti visive, si sono armoniosamente miscelate.  

L’arte è quindi al centro del nostro lavoro, sia nel processo di ricerca e ispirazione che nella scelta di come realizzare il prodotto, sia quando creiamo un oggetto indifferente alla sua funzione e uno che, al contrario, trova nella funzione la propria ragion d’essere.  

 

Una stanza rivestita con una vostra carta da parati. All’interno, un personaggio della Storia o della Fiction (dalla letteratura al cinema). Chi è? 

 

Westwood: punk, icona, attivista.  A cinque anni realizzava scarpe, a dodici creava i suoi abiti e adesso, a 77 anni, gira in bici per Londra e vuole (ancora) salvare il mondo. Creativa, brillante e ribelle per natura, ha creato il proprio impero dal nulla, rimanendo sempre fedele ai suoi principi. Incoraggiare la propria libertà di espressione e la libertà di essere se stessi senza temere il giudizio degli altri: questo suo essere “essere punk” è ciò che le ha permesso di non arrendersi mai e di lasciare il segno. 



mostra lavori